domenica 16 novembre 2014

Lino Patruno: Ma l’imbroglio non sono solo i fondi europei

Lino Patruno

Roba da illusionisti. Quelli che ti fanno sparire le cose sotto gli occhi: così con i fondi europei. E non solo per quei tre miliardi che si scopre essere stati scippati al Sud per finanziare gli sgravi ai neoassunti. Il Sud che ancòra una volta assiste il Nord tanto quanto è accusato di essere assistito. Perché quelle assunzioni saranno fatte (se saranno fatte) soprattutto al Nord. Ma come, ma no, cosa dite?
 Al Sud la percentuale di industrializzazione è stata nel 2013 di 37,4 addetti ogni mille abitanti, al Centro Nord di 93,9. Quindi se le industrie sono soprattutto lì, lì assumeranno, non essendo stato inventato il sistema per assumere dove non c’è chi assuma. Obiezione: se non avete industrie è anche colpa vostra, visto quanti soldi vi abbiamo dato. La solita storia dei quanti soldi vi abbiamo dato, sembra Salvini prima che si convertisse da (presunto) meridionalista, lui che fino a poco fa diceva che i napoletani puzzano.

Questi soldi sarebbero gli incentivi, anzi sono. Sempre contestati dal Sud più intelligente, il quale preferisce i treni (per tutti) agli incentivi (per alcuni), come questo giornale  (n.d.r.: quest'articolo è stato pubblicato su "La Gazzetta del Mezzogiorno" il 7 novembre 2014) va predicando da tempo. Ma tant’è. Il fatto è che anche gli incentivi un illusionista ce li ha fatti sparire sotto gli occhi. Confronto fra il periodo 2007-2009 e il periodo 2010-2012: media annuale delle agevolazioni alle imprese meridionali passata da 2,6 a 1,2 miliardi, diminuzione 52 per cento. Media annuale delle agevolazioni al Centro Nord, da 3 miliardi a 2,8, diminuzione 5,2 per cento.

Il Sud assiste il Nord, capitolo secondo. Anzitutto perché scopri che già prima del taglio gli incentivi andavano più a chi sta meglio che a chi sta peggio. Poi, visto che il delitto era stato commesso, tanto valeva farlo perfetto. Piccolo particolare: gli incentivi alle aziende del Nord sono pagati anche con le tasse del Sud. Quindi grazie al governo che ne avrebbe a cuore le sorti, il Sud finanzia il divario a suo danno e a favore del Nord. Se il medesimo governo non voleva più gli incentivi, non li tagliava solo al suo prediletto Sud. Elementare, Watson.

 Ma i fondi europei? Ah, ecco. Anzitutto il taglio del 50 per cento del cofinanziamento statale. E solo al Sud, non al Nord. Quando si fanno i progetti (strade, ospedali, ferrovie), l’Europa finanzia solo la metà, il resto devono metterlo Stato, Regioni e privati. Se lo Stato dimezza il suo apporto, è come dire che le Regioni da sole non ce la faranno a usare i fondi. Tranne poi accusarle di non saperli usare. Anzi vi togliamo parte del cofinanziamento proprio perché non sapete usarli, così imparate. Ma insomma, non sappiamo usarli o non possiamo usarli? Più che roba da illusionisti, un giochino da bambini scemi.

Per continuare a leggere l'articolo di Lino Patruno sul suo blog, fai clic su questo link

Nessun commento:

Posta un commento