mercoledì 6 agosto 2014

Pietrarsa, l'anniversario del 6 agosto e la polemica tra il Pungolo e il colonnello Corsi

Gigi Di Fiore

L'anniversario è ormai noto. Ricorre oggi e riporta al 6 agosto del 1863. E' la data della prima protesta operaia dell'Italia unita, della reazione dei carabinieri che spararono, uccidendo 7 operai e ferendone 20. Sì, è la strage di Pietrarsa, stabilimento metallurgico che, voluto da Ferdinando II di Borbone nel 1844, nei tempi d'oro dava lavoro a 1050 tra operai e militari.

Non tutti sanno che, nei due anni che precedettero la svendita ai privati dell'opificio, avvantaggiando l'attività dell'Ansaldo di Genova, ci fu un lavorio frenetico di deprezzamenti, speculazioni, manovre basse per svilire lo stabilimento. L'obiettivo era colpirne la credibilità, l'attività economica, la capacità produttiva per smantellarlo e farlo arrivare nelle mani di gente senza scrupoli pronta ad arricchirsi.

Alla manovra si presta il giornale il Pungolo, fondato a Milano da Leone Fortis nel giugno del 1859. Vendeva diecimila copie e, nei numeri 191 e 192 del 1861, si occupò di Pietrarsa. Lo fece pubblicando in due tempi una lunga lettera che deprezzava la fabbrica, bollandola come frutto di manie di grandezza della precedente dinastia borbonica, senza convenienze produttive e senza guadagno reale. Fabbrica di Stato, priva di clientela privata propria, scrisse il Pungolo.

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