venerdì 13 settembre 2013

Gigi Di Fiore: Lo cunto sbagliato



Quale strano scherzo trasforma un territorio in inferno? Quali menti masochistiche stravolgono terreni, aria, vita? Visitare l'area più violentata della terra dei fuochi è una scommessa con la tolleranza degli occhi e del cuore: Taverna del Re, Resit, Masseria del Pozzo, Cava Giugliano. Sembrano nomi usciti fuori da una delle novelle di Giambattista Basile. Invece sono toponimi da paesaggio lunare.

Raccontai Taverna del Re e il suo cumulo montagnoso e putrido di ecoballe tanti anni fa. Poi sono stato per Il Mattino alle proteste contro le cave, ai sit in frequentati sempre da troppa poca gente. Caivano, Giugliano, Parete, Villa Literno, Acerra. Le storie della degenerazione sono state sin troppo raccontate per ripeterle: i rifiuti tossici in arrivo dal nord, la scelta di insediare da queste parti discariche, luoghi di stoccaggio di ecoballe, aree di compostaggio rifiuti.

Era la patria della mela annurca, è diventata il rifugio privilegiato del consumo avariato che non si sa dove portare. Era la patria delle fiabe di un illustre nativo giuglianese, Gianbattista Basile. E' diventata la città-territorio dove sempre più è vietato sognare. Basile è sepolto nella chiesa di Santa Sofia a Giugliano, chissà cosa scriverebbe oggi. Di certo, non fiabe.

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