venerdì 22 marzo 2013

Camorre & politica. Cosentino, non pagherò per tutti



Mentre slitta a venerdì Santo l’udienza del Tribunale del Riesame di Napoli che deve pronunciarsi sulla scarcerazione dell’ex potente deputato del Pdl Nicola Cosentino – da venerdì 15 marzo recluso al carcere di Secondigliano – in una cella nel padiglione T1, quello riservato ai detenuti di alta sicurezza e imputato in due diversi processi con accuse che vanno dal reimpiego di capitali e corruzione aggravati dalla finalità mafiosa al concorso in associazione mafiosa – nubi grigie si addensano sul capo del suo ex compare di merende “politiche”, il riconfermato deputato Luigi Cesaro, conosciuto con il soprannome poco istituzionale di Giggino ‘a purpetta. 

Non è casuale se per la prima volta il boss pentito del clan dei Casalesi Luigi Guida soprannominato “’o ndrink”, per anni ai vertici della cosca casertana, ha deciso di parlare del potente politico di Sant'Antimo e della sua famiglia. L’ex padrino nel corso dell’udienza del 6 marzo al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha vuotato il sacco raccontando ai giudici degli interessi dei Cesaro nel comune di Lusciano e in particolare svelando accordi segreti su gare d’appalti : quella per il Pip (piano insediamento produttivi) e una riguardante un centro di riabilitazione. Esce fuori un patto d’acciaio tra politica, imprenditoria e camorra.
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domenica 10 marzo 2013

Pino Aprile: “Il Sud vive sulle spalle dell'Italia che produce. Falso!”

“Il Sud vive sulle spalle dell'Italia che produce. Falso!” è il nuovo libro di Gianfranco Viesti, uno dei migliori cervelli che il Mezzogiorno possa schierare, per confutare i luoghi comuni e i falsi dati spacciati per buoni (non so perché mi viene in mente Luca Ricolfi...). Questo lavoro segue di pochissimo, la pubblicazione di “Senza Cassa”, ponderosa ricerca su cosa è successo nel Meridione, dopo la fine dell'inervento straordinario. Il primo libro è molto divulgativo e d'attacco, bisognerebbe contribuire alla sua massima diffusione, per aiutare tutti a controbattere con dati certi a chiacchiere di bassa Lega. Il secondo libro, firmato con Francesco Prota, è più accademico, ma imperdibili.

Pino Aprile 10 marzo 2013
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sabato 2 marzo 2013

Lino Patruno: Ma chi glielo dice alla mamma calabrese?


Riepiloghiamo. Sud ancora una volta assente dalla campagna elettorale. Oddio, qualche accenno qua e là, quasi per non far vedere il contrario: una spruzzatina come polvere di cioccolato sul cappuccino. Ma mai il “big one”, il colpo finale. Per dire che, se è il principale problema del Paese, è anche la soluzione dei problemi del Paese. Però da tempo tutti hanno una terribile paura di dispiacere il Nord perdendone i voti. Nessuno essendo capace di far capire al Nord e all’Italia tutta quale vantaggio ci sarebbe se nel motore nazionale anche i pistoni del Sud potessero funzionare come gli altri. Chi glielo dice al meccanico?
 Eppure, c’è la Banca d’Italia a ripeterlo come un disco rotto. C’è la Commissione europea. Da un po’ si affanna anche Confindustria: e nessuna delle tre sembra avere uno zio o un cugino terrone. Il fatto è che non c’è buonsenso che tenga di fronte al pregiudizio verso il Sud: non produce, non paga le tasse, non vuol lavorare, vuol essere sempre assistito. Fra poco andremo su Marte, ma verso il Sud restiamo all’età della pietra (a proposito, se lassù c’è vita, e non solo il sabato sera, lo scopriremo grazie a un sensore inventato da un’azienda di Modugno, Bari).

Campania, la cambiale delle case abusive che il Pdl non sa come onorare

di  2 marzo 2013




I patti si mantengono. Le cambiali vanno onorate. Specialmente se si tratta di promesse elettorali. Ne sa qualcosa il Popolo della Libertà che in Campania per incassare consensi e vincere le elezioni ha dovuto promettere, promettere, promettere.

Il “lavoro” che ha dovuto fare il senatore e coordinatore regionale Francesco Nitto Palma è stato enorme. Affrontava una campagna elettorale senza il supporto del deputato uscente Nicola Cosentino, l’impresentabile, che ora rischia seriamente la galera. I pm partenopei hanno dato parere negativo alla richiesta di revoca della misura cautelare avanzata dalla difesa dell’ex sottosegretario all'economia. Sarà il giudice a decidere, a lui spetta l’ultima parola prima del 15 marzo data entro la quale decadrà l’immunità e l’impunità di molti. Per ora il pm nella stesura del suo parere è stato chiaro: “Non può essere la mancata ricandidatura a far ritenere annullato il potere di influenza politica di un uomo che così potente è stato per circa venti anni, soprattutto se quella candidatura è stata una decisione assunta all'ultimo secondo utile dal partito per ragioni di mera opportunità e convenienza, e non per una reale rottura o per ripudio della personalità del Cosentino”. Amen.

Il partito di Silvio Berlusconi ha vinto in Campania anche se però ha perso molti punti percentuali ben 19 rispetto a 5 anni fa. Restano le cambiali – dicevamo – cambiali onerose. E’ stato proprio il coordinatore Palma a promettere mari e monti per accalappiare i voti. A cominciare dalla “Grande Promessa” anti-ruspe, contrattata con il popolo delle 60mila demolizioni già disposte da sentenze passate in giudicato, e con quello degli abusivi.    Continua a leggere questo articolo sul blog di Arnaldo Capezzuto