domenica 1 giugno 2014

Gigi Di Fiore: Convegno Nord-Sud organizzato da Rubbettino editore

"La questione meridionale diventi d'interesse europeo"

Gigi Di Fiore

La politica nazionale non ne discute, la questione meridionale è definizione bandita dal dibattito economico e l’iniziativa dell’editore Forindo Rubbettino sembra quasi una sfida. “Senza Freni” a parlare di Mezzogiorno e di possibilità di sviluppo, mettendo insieme economisti e storici.

C’è l’analisi sul passato, unite alle proposte per superare le difficoltà del Sud, perché “le parole sono importanti” dice l’assessore regionale calabrese Mario Caligiuri. In un’Italia di economia agricola, come quella degli anni dell’unità, il divario tra le due aree del Paese non poteva essere elevato. Lo evidenziano economisti come Vittorio Daniele e Guido Pescosolido.  In quegli anni, il vero parametro di sviluppo industriale non poteva che essere la Gran Bretagna, non il Piemonte.

“Ragioni di posizione geografica più vicina ai grandi mercati europei, unite a scelte di politica economica, alimentarono un divario in crescita nei primi 20 anni unitari”, argomenta il professore Daniele. Le tariffe doganali del 1887 misero poi in ginocchio l’esportazione della produzione agricola meridionale, spiega il professore Pescosolido che ricorda come “l’annuario statistico italiano del 1864 sottovalutò, con dati superati o ignorati, la produzione agricola meridionale”.

Niente divari economici all'alba dell’unità, ma differenze sociali. E proprio il parametro della “coesione sociale” viene considerato “determinante per ogni sviluppo” dal sociologo Carlo Borgomeo.  Il Mezzogiorno però è anche vittima di una “narrazione di stereotipi di cui sono autori spesso proprio i meridionali”, spiega la docente di storia Marta Petrusewicz.

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