sabato 11 ottobre 2014

Lino Patruno: Venghino venghino c’è lavoro in Germania

di Lino Patruno

Dunque, arrivano “cacciatori di teste” tedeschi e si vengono a prendere la nostra meglio gioventù. Ingegneri, soprattutto ingegneri. Poi tecnici dall’aeronautico all’ambientale. Ma anche medici, farmacisti, infermieri. Quelli che sarebbero fondamentali anche per il Sud se non fosse lasciato senza lavoro. Quelli sfornati dalle nostre università e dalle nostre scuole pur così vilipese. I bellissimi ragazzi di cui tutti parlano come grande risorsa. Appunto, risorse umane secondo il cieco linguaggio della burocrazia. Emissari hanno fatto le selezioni in Puglia, e le faremo sapere.
 Perché possano essere scelti devono però conoscere la lingua tedesca, non è neanche sufficiente l’inglese. Pensate che altro sacrificio. Beh, sapete, se non sono idonei i meridionali italiani, sa quanti ce ne sono pronti da Spagna, Grecia, Irlanda, Portogallo, per non parlare dei Paesi dell’Est. Perché in un’Europa che dovrebbe essere unita, la Germania è l’unica a poter abusare. E consentirsi di prosciugare gli altri delle loro, appunto, risorse umane. Senza capire che, stremando gli altri con l’ossessivo rigore, gli altri cominciano ad acquistare sempre meno da lei, che infatti perde colpi. Ma è più facile che George Clooney divorzi fra qualche giorno che la cancelliera Merkel ammorbidisca la sua testa.

 Eppure, che dire a chi ti offre un lavoro che tu non hai? Dobbiamo ringraziarli, meno male. Già De Gasperi, sessant'anni fa, invitava a imparare le lingue per poter emigrare. Emigrazione cioè come destino, la normalità, anzi un’opportunità offerta non una condanna imposta. Ma già da quando l’emigrazione dal Sud è cominciata, fine ‘800, i mediatori e i procacciatori di braccia andavano in giro a reclutare. E poi, non è stato un meridionale stesso come Eduardo De Filippo a pronunciare il famoso “fuitevenne”? Scappatevene. E oggi ci sono altri intellettuali meridionali a dire che viene da ripeterlo. Anzi c’è chi dice esplicitamente che chi se ne va fa bene. E del resto, che ci rimangono a fare a morire dentro senza lavoro?

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