martedì 2 dicembre 2014

Tutti i tagli del governo Renzi al Mezzogiorno. Il Pd leghista e la Lega nazionale

--Alessandro Postiglione

Purtroppo, al di là dei tweet, il governo sta imponendo tagli indiscriminati a tutto il Mezzogiorno, in perfetta continuità con il governo Berlusconi, allorquando si attingeva ai fondi Fas per il Sud per finanziare di tutto: dall'esenzione Ici al ripianamento dei debiti di Roma Capitale. Come avevo previsto, dunque, il governo ha decurtato il cofinanziamento nazionale ai progetti comunitari per il solo Mezzogiorno, portando i tagli da 8 a ben 12 miliardi.

Quando si tratta di investire, al principio perequativo della nostra Costituzione, per il quale chi ha di meno, cioè il Sud, dovrebbe avere di più per perseguire la convergenza fra aree del Paese, si è sostituito un nuovo principio punitivo, alimentato dalla retorica del Sud sprecone. Attraverso inchieste ed articoli che raccontano solo il Mezzogiorno peggiore, precisi interessi perseguono l'obiettivo di legittimare agli occhi dell'opinione pubblica questa inversione delle responsabilità: come si diceva ad alcune donne vittime di stupri, il Sud se l'è cercata. Il Mezzogiorno diventa arretrato non perché non si investa, ma essendo povero nonostante le risorse, tanto vale spendere altrove.

Ecco che si tacciono le performance sulla rendicontazione dei fondi europei di Puglia e Basilicata, superiori a quelle di Trentino o Lazio, e si sottolineano i ritardi nella spesa di Calabria e Campania, dimenticandosi che, nel loro caso, cofinanziamento e fondo di coesione superano del 60% la spesa massima consentita dal Patto di Stabilità interno. Al Sud, dunque, non investire; anzi, meglio prelevare. Così, anche il bonus occupazione proposto dal Governo viene finanziato con 4 miliardi destinati al Mezzogiorno; così, anche gli incentivi alle imprese meridionali vengono decurtati del 52% contro una sforbiciata del 5,2% al Nord; mentre degli ultimi 3,8 miliardi di euro assegnati dal Cipe alle filiere produttive, ben 3,3 vanno al solo Centro Nord, come denunciato da Marco Esposito sul Mattino di Napoli.

Per continuare a leggere l'articolo di Alessio Postiglione sul suo blog pubblicato su Huffington Post, fai click su questo link

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