lunedì 10 febbraio 2014

Considerazioni sui soliti saggi e sui soliti giornali “neopadani”


di Gennaro de Crescenzo, presidente del Movimento Neoborbonico




Ancora un intervento sul Sud ma contro il Sud: nel giro di un paio di anni l’ennesimo intervento che cerca di dimostrare l’arretratezza del Sud preunitario e le colpe delle sue classi dirigenti tra passato e presente. Ancora una volta il saggio (v. recensione del Corriere del 5/2/14) ci viene presentato come nuovo e risolutivo mentre, di fatto, sostiene la stessa identica tesi che da oltre un secolo e mezzo ci viene raccontata dalla cultura ufficiale. Una tesi che, di fatto, coincide in maniera inquietante (volenti o nolenti gli autori) con le tesi dei leghisti della prima e dell’ultima ora. E così tutta l’Italia -sempre più meridionalizzata- rischierebbe di diventare Mezzogiorno e con la prospettiva addirittura di pareggiare il divario tra Nord e Sud ma verso il basso e allontanando anche il Nord dall'Europa.

Le colpe? Dei Borbone, ovviamente, e della loro “politica estrattiva”! Nel senso che (è opportuno cercare di spiegarla), quei cattivoni dei Borbone, con i loro tratti “reazionari e regressivi”, trasmisero il virus della “estrattività” pari pari al fascismo e poi allo stato italiano monarchico-repubblicano, favorendo strati poco ampi della società nello sviluppo civile ed economico e con vantaggi per pochi privilegiati.  Tutta colpa, ovviamente, in tempi più recenti, di quella storiografia “revisionistica, rivendicativa e risarcitoria” (dai neoborbonici a Pino Aprile, per capirci) la cui colpa principale sta nell'aver raccontato e divulgato una storia diversa da quella ufficiale (ripetuta stancamente da oltre 150 anni) e nella speranza di ottenere, dopo 150 anni, una vera “par condicio” tra Nord e Sud. Eppure le ricerche di Emanuele Felice (suo il saggio di cui parliamo e che cercherebbe di spiegare “perché il Sud è rimasto indietro”), “accurate ed appassionanti” secondo l’articolista Michele Salvati, trascurano o non approfondiscono affatto in oltre 200 pagine, altre ricerche di segno del tutto contrario a quello seguito pregiudizialmente dall'autore.

Per continuare a leggere l'eccellente l'articolo di Gennaro de Crescenzo, fai clic qui per andare al sito del Movimento Neoborbonico.


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