mercoledì 1 maggio 2013

Il primo maggio, la rivolta nella fabbrica di Pietrarsa e quei 4 operai uccisi 150 anni fa

Ricordare i quattro operai di Pietrarsa uccisi 150 anni fa: Luigi Fabbricini, Aniello Marino, Domenico Del Grosso, Aniello Olivieri.

di Gigi Di Fiore

Non ho mai amato la retorica della ricorrenza. Ma i simboli rappresentano ideali. Storie semplificate. E quale giorno, più del primo maggio, riesce a conciliare senza fastidio retorica da celebrazione con chiare simbologie dai mille significati?

Oggi più che mai, in periodo di crisi generale, diritto al lavoro, disoccupazione, rivendicazioni e drammi sociali sono temi da primo maggio.

Ma a me, con tre mesi d'anticipo, per il primo maggio piace ricordare un episodio dimenticato, legato alle lotte per non perdere il lavoro nel Sud. Fu 150 anni fa, tra San Giovanni a Teduccio, Portici e San Giorgio a Cremano.

Sì, parlo dell'eccidio di Pietrarsa, parte del prezzo pagato dal Mezzogiorno all'unità d'Italia. Simbolo di contraddizioni agli albori di uno sviluppo diseguale. Quello che di buono aveva il Sud spesso fu calpestato a favore di interessi nascenti, di mercato e di capitale, concentrati in altre zone del nuovo Regno.
Continua a leggere questo articolo sul blog di Gigi Di Fiore


Torna al Blog dei Meridionalisti Democratici

Nessun commento:

Posta un commento